Elisabeth Vigée-Lebrun (1755 - 1742)
Pittrice francese
Museo del Louvre a Parigi
Tela cm. 102,5 x 132,5 - Particolare
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Pixel 1780 x 1910 - Mb 1,54
Il dipinto rappresenta due figure femminili in atto di abbracciarsi.
La Pace, raffigurata con i capelli raccolti, indossa un mantello scosso dal vento, in mano reca un ramoscello d'ulivo, simbolo degli effetti del Buon Governo.
L'Abbondanza ha i biondi capelli intrecciati con dei fiori e un turgido seno lasciato scoperto..., con la mano sinistra tiene una cornucopia con frutta e fiori, suoi attributi che alludono al benessere e all'opulenza.
Elisabeth Vígée-Lebrun si sofferma in particolar modo sulla realizzazione dei panneggi delle vesti che risultano di grande ricchezza pittorica.
Un cielo minaccioso, carico e denso di nubi, quasi in contrasto con la serenità della raffigurazione, costituisce lo sfondo per le due fanciulle.
Il soggetto allegorico di questo dipinto è piuttosto insolito nella produzione di Elisabeth, dedita soprattutto alla ritrattistica.
L'opera
L'opera è firmata e datata M. Lebrun 1780.
Presentata al Salon il 30 maggio 1783, fu accolta con giudizi favorevoli.
Entrata a far parte della collezione dell’Accademia, passò poi al Louvre, dove si trova tutt’oggi.
La Pace, raffigurata con i capelli raccolti, indossa un mantello scosso dal vento, in mano reca un ramoscello d'ulivo, simbolo degli effetti del Buon Governo.
L'Abbondanza ha i biondi capelli intrecciati con dei fiori e un turgido seno lasciato scoperto..., con la mano sinistra tiene una cornucopia con frutta e fiori, suoi attributi che alludono al benessere e all'opulenza.
Elisabeth Vígée-Lebrun si sofferma in particolar modo sulla realizzazione dei panneggi delle vesti che risultano di grande ricchezza pittorica.
Un cielo minaccioso, carico e denso di nubi, quasi in contrasto con la serenità della raffigurazione, costituisce lo sfondo per le due fanciulle.
Il soggetto allegorico di questo dipinto è piuttosto insolito nella produzione di Elisabeth, dedita soprattutto alla ritrattistica.
L'opera
L'opera è firmata e datata M. Lebrun 1780.
Presentata al Salon il 30 maggio 1783, fu accolta con giudizi favorevoli.
Entrata a far parte della collezione dell’Accademia, passò poi al Louvre, dove si trova tutt’oggi.
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