sauvage27: 13/06/09

sabato 13 giugno 2009

LA GIOVANE E LA VECCHIA (The young and the old) - Gabriele Mucchi

La giovane e la vecchia (1974)
Gabriele Mucchi (1899 - 2002)
Olio su tela cm. 75 x 120

La giovane, perchè è giovane, è dipinta con amore, con cura...
...la vecchia è assai meno definita perchè è vecchia?
Una è viva in tutta la sua bellezza, nell'altra c'è già dissoluzione?
Che cosa dice lo sguardo così triste della giovane?
Il pittore lascia al riguardante l'interpretazione del quadro.

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GABRIELE MUCCHI - Vita e opere (Life and Work)

Gabriele Mucchi (nato a Torino il 25 Giugno 1899 e morto a Milano nel 2002) figlio del pittore Anton Maria Mucchi, apprende dal padre le prime nozioni dell'arte, avviandosi poi alla pittura durante gli studi universitari, tornando dal fronte del Piave e del Grappa, a Bologna nel 1919.
Fra il 1924 e il 1926 è a Roma, dove frequenta circoli antifascisti, legato d'amicizia con Corrado Alvaro e con Sibilla Aleramo. Fa disegni per "Nostra Dea" di Massimo Bontempelli.
Fra il 1926 e il 1928 risiede a Milano, e lavora presso il pittore-architetto Gigiotti Zanini. Espone alla seconda mostra del "Novecento italiano".
Nel 1928 espatria e ha studio a Berlino. Conosce gli espressionisti.
Partecipa con dieci opere alla mostra del "Novecento" alla "Jüryfreie".
Nel 1931 va a Parigi. Frequenta il gruppo degli italiani stringendo amicizia con Severini, Tozzi, De Pisis. Illustra con 117 disegni il "Candido" di Voltaire.
Nel 1932 ha una mostra personale alla Galleria "Bonaparte".

Nel 1933 riceve l'incarico di una pittura murale ("La madre") alla V Triennale di Milano.
Dal 1934 è stabilmente a Milano. Esegue opere d'architettura che saranno pubblicate come esempi del movimento razionalista.
E' membro del CIAM. Nella sua casa di via Rugabella si incontrano giovani e meno giovani che si riconoscono in posizione critica di fronte al fascismo, e, pur rispettandone i maestri, alla pittura ufficiale del "Novecento". Persico, Pagano, il gruppo degli architetti razionalisti, Alfonso Gatto, Sinisgalli, Quasimodo, Vittorio Sereni, Paolo Grassi, Sergio Solmi, Carrieri, Flora, Scheiwiller, Marchiori, Tomea, Cantatore, Aldo Salvadori, Sassu, Birolli, Guttuso, Manzù, Giuseppe Migneco, Valenti sano alcuni fra questi artisti. Si troveranno poi insieme nel gruppo di "Corrente", promosso da Ernesto Treccani e da Raffaele De Grada.
Partecipa alla XX Biennale di Venezia. Eseguisce acqueforti per il "Parliamo tanto di me" e disegni per "I poveri sono matti" di Zavattini.
Nel 1937 partecipa all'esposizione universale di Parigi. Nel 1938 espone a Genova alla "Galleria Genova", presentato da Giuseppe Marchiori, e sarà questa la sua prima personale in Italia, tenuta a battesimo da Alberto Della Ragione.
Pubblica scritti su "Corrente" e partecipa alle mostre del gruppo. Soggiorna ripetutamente in Germania con la moglie Genni.
Tra il 1939 e il 1942 ha una mostra alla galleria "La cometa" di Roma, con Cantatore e Birolli alla Galleria "Barbaroux" di Milano, all’Arcobaleno" di Venezia. Fa disegni per i "Promessi sposi".
Nel 1942 è nella seconda guerra mondiale e nel 1943 con Albe Steiner alla fori-nazione di bande partigiane nell'Ossola e sul Lago Maggiore. Lavora per la stampa clandestina.
Tra il 1945 c il 1952 scrive articoli sul quotidiano "L’Unità" e collabora stabilmente al “Calendario del popolo" di Giulio Trevisani, elaborando così le basi ideologiche del suo realismo. Allestisce la "Mostra della Resistenza" a Milano, poi a Roma, a Genova, a Parigi.
Nel 1948 partecipa alla XXIV Biennale veneziana. Le sue prime mostre di opere realiste hanno luogo nella fabbrica Magneti Marelli di Sesto S. Giovanni e alla Casa della Cultura di Milano, nel 1949.
Tra il 1951 e il 1954 Mucchi parla delle nuove tendenze dell'arte italiana a Nizza, Lugano, Zurigo, Basilea, Berlino Praga. Soggiorna a Berlino e a Praga. Con gli amici e i compagni, quasi tutti più giovani di lui, è impegnato nella battaglia per il realismo, coerente sbocco del movimento di Corrente e passaggio dal razionalismo in architettura. E’ nel comitato redazionale della rivista "Realismo".
Nel 1955 viene allestita una sua mostra antologica alla "Akademie der Künste" di Berlino. La mostra va a Dresda, Praga, Varsavia, Amsterdam. Stringe amicizia con Bertold Brecht. Espone a Kopenaghen e a Londra.
Nel 1956 è chiamato alla cattedra di pittura dell'Accademia di Berlino Est. Incontra Diego Rivera e Pablo Neruda.
Dal 1959 al 1963 tiene mostre nei musei delle più importanti città tedesche. E' nominato professore all'Istituto d'arte dell'Università di Greifswald. Tiene conferenze sull'arte dei classici italiani. In questi anni Mucchi risiede parte dell'anno a Berlino, pur non tralasciando il lavoro nello studio milanese e le mostre in Italia.
Nel 1965 viene organizzata dalla città di Modena una vasta mostra antologica.
Nel 1968 mostra alla Galleria "32" di Milano, a Brescia, Genova, Sassari. Esegue a Berlino il grande dipinto " I giovani insorgono" per conto di quella città.
Tra il 1969 e il 1973 partecipa alle mostre "Dopo il Novecento" a Pontedera, "Arte contro" ad Arezzo, "Due decenni di eventi artistici in Italia" a Prato. Disegna per il "Faust" di Goethe e per “L’elogio della pazzia” di Erasmo da Rotterdam. Esce la monografia " Mucchi, opera grafica" di C.L. Raggianti.
Nel 1975 la città di Reggio Emilia allestisce una mostra di 250 dipinti con l’apporto di opere inviate dai musei e dalle città italiane e tedesche. Parallelamente una mostra di grafica. Esce una monografia di Roberto Tassi.
Nel 1976 presenta presso "L'agrifoglio" di Milano una tela dedicata alla morte di Pasolini, accompagnata dagli studi preparatori.
Si apre in maggio 1977 presso la “Galleria Poll” di Berlino una sua mostra personale.

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Barbara Kaiser nuda (naked) - Gabriele Mucchi

Barbara Kaiser nuda (1961)
Gabriele Mucchi (1899 - 2002)
Olio su tela cm. 50 x 70

I ritratti di Mucchi non nascono mai da un pretesto di forma-colore...
ma da una sollecitazione di conoscenza umana.
E così un nudo di donna non è mai un semplice nudo, ma il nudo di una certa donna.
Un ritratto di donna si arricchisce di umanità...
si completa e conchiude essendo il ritratto di quella donna nuda.

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